giovedì 25 novembre 2010

Polenta-sticks


A volte accade che delle persone, degli articoli o dei libri ci incoraggino a fare cose che qualche mese prima avremmo creduto impossibile. Mi trovavo alla stazione centrale di Zurigo, siccome al mio treno mancava ancora una buona mezzora mi sono inoltrata in un piccolo negozietto di libri, naturalmente diretta allo scaffale dei libri di cucina. Ecco che vedo un libro gigante dalla copertina invitante, lo prendo tra le mani e lo sfoglio... "geniale.. fantastico... stupendo", penso. Come potete bene immaginare non ho resistito alla tentazione di comprarlo, e ancora oggi quasi ogni giorno lo sfoglio per essere ispirata dalle ricette e dall'originalità delle fotografie. Penso che siano state proprio le pagine di questo libro a convincermi ad aprire un blog!
Forse ora è giunto il momento di svelarvi di che libro si tratta (scommetto che alcuni di voi già morivano dalla curiosità :D ): il titolo è "Seasons" e l'autrice è Donna Hay (2009). Ci sono ricette deliziose per ogni stagione, per non parlare delle fotografie che sono la fine del mondo! 

La ricetta di oggi prende spunto proprio da questo libro, dove troverete dei simili bastoncini di polenta e olive. Siccome io in casa le olive non le avevo ho preferito creare una mia versione di questa ricetta abbinando alla polenta cubetti di zucca e speck. Pensate che mi sono presa anche il diritto di ribattezzare la ricetta con il nome di Polenta-sticks (chissà cosa ne penserà l'autrice :D). Sono l'ideale per un'aperitivo o un antipasto in compagnia.

Ricetta e Procedimento:
150g di polenta
120g di zucca a cubetti
50g di speck a cubetti
1/2 porro tagliato fine
50g di burro
un dado
q.b. di latte

Fare soffriggere in una pentola antiaderente la zucca, il porro e lo speck con un filo d'olio, aggiungete sale a piacere. Continuare a cuocere fino a quando la zucca non si sarà ammorbidita un po'. A parte fate bollire 5 dl di acqua, aggiungete il dado ed il burro e lasciate sciogliere. Una volta sciolti aggiungete la polenta e mescolate con cura (la polenta che avevo in casa aveva una cottura di 20 min, voi potete anche utilizzare l'istantanea a seconda del tempo che avete) verso fine cottura bagnatela con un po di latte e mescolate per bene. Una volta cotta la polenta aggiungetevi la zucca e lo speck. Mescolate bene e aggiustate di sale se necessario. Dopodiché versate la polenta in una teglia e stendete in modo omogeneo l'impasto, lasciare raffreddare completamente. A parte preparare una teglia rivestendola di carta da forno. Tagliare la polenta a bastoncini e mettere i bastoncini sulla teglia da forno. Fate dorare i bastoncini in forno per circa 20-25 min a 200 gradi. 

lunedì 22 novembre 2010

Cupcakes al cappuccino



Dimmi cosa vedi... tazzina o non tazzina?! Questa è la domanda che domina i miei pensieri dal momento i cui ho scattato questa fotografia: la stessa domanda l'ho posta a Luca, a mia sorella, a mia madre e loro l'hanno posta a loro volta ad altri. Purtroppo le risposte sono in contraddizione, alcuni la vedono altri no.
Sondaggio a parte, l'idea era quella di fare dei Cupcakes al Cappuccino in sembianze di tazzina da caffè, così ho aggiunto una presina in carta argentata e la schiuma fatta di panna montata.
Comunque i Cupcakes al cappuccino sono piaciuti al mio degustatore per eccellenza (parola di luca), questo basta per fare di loro il mio nuovo post :D

Approfitto per partecipare con questo post al contesti di Alice e Gaia:




Ricetta e Procedimento
3 uova
125g di zucchero
125g di burro
1,5 dl latte
250 g di farina
1 pz di sale
1 C di lievito per dolci
1 bustina di zucchero vanigliato
3-4 C di Caffè
Per la decorazione:
2 dl di panna
cacao
carta alluminio

Amalgamate lo zucchero alle uova aiutandovi con uno sbattitore elettrico, aggiungete il burro e il latte continuando a frullare. Aggiungete anche la farina e il sale, facendo attenzione a non creare grumi. Aggiungete il lievito, lo zucchero vanigliato ed i cucchiai di Caffè (potete scegliere l'intensità del gusto di caffè, se volete un gusto molto intenso aggiungete anche più di 3 C di caffè). Mettete nelle formine e cuocete in forno ca. 20 min a 180 gradi. 
Per la decorazione: Costruite delle presine in carta argentata (per farle più credibili aggiungete un archetto, non come ho fatto io :D). Montate la panna e mettetela in frigo. Quando sarà il momento di servire le tazze di cappuccino con un cucchiaio mettere la panna sul cupcake e spruzzare con cacao. Aggiungere poi la presina in carta argentata.

venerdì 19 novembre 2010

Tagliatelle fagiolini e pecorino


Questo piatto è semplicissimo da preparare, ma vi assicuro che coloro che lo proveranno non potranno fare a  meno di leccarsi i baffi. Perlomeno questo è ciò che ha fatto mia sorella quando è venuta a pranzo da me e l'ha provato. Entrambe adoriamo le tagliatelle, per non parlare del pecorino che, abbinato alla pasta, le concede un gusto irresistibile. Il pecorino che ho usato viene direttamente dalla Sardegna, che si sa in quanto a formaggi la dice lunga. Noi ci siamo guastate il tutto accompagnandolo con un buon bicchiere di vino rosso. Di vini non me ne intendo molto, ma questo mi piace molto, viene prodotto dalle vigne ticinesi direttamente dal ragazzo di mia sorella, un vero esperto in materia (Alex potresti dirmi di che qualità si tratta precisamente?).

Ricetta e Procedimento 
(per 4 persone)

400g Tagliatelle, 1 baratolo di pomodori pelati, 100g fagiolini, qualche foglia di basilico, mezzo porro, pecorino, sale e pepe.


Tagliare il porro a rondelle fini. Fare soffriggere con un filo d'olio d'oliva. Aggiungere i fagiolini e i pomodori pelati. Aggiungere verso fine cottura qualche foglia di basilico, sale e pepe. Il sugo è pronto quando i fagiolini saranno cotti. A parte cuocere le tagliatelle. Scolare la pasta e aggiungervi il sugo, un filo d'olio e pecorino a piacere. Servire nei piatti e spruzzarvi sopra una manciata di pecorino. Il piatto è servito, buon appetito!

lunedì 15 novembre 2010

Marmellata di cachi e pere


Finalmente dopo un lungo periodo di assenza sono riuscita a trascorrere  il week-end in Ticino. Venerdì mattina di buon ora mi sono incamminata verso la stazione. Pioveva, anche se di pioggia non si poteva proprio parlare, perché quella a bagnarmi il viso era più che altro uno strano miscuglio di neve e acqua; il vento soffiava tanto forte che per ben due volte mi ha spinta in una pozzanghera. Potete immaginare il mio sollievo quando, superato in treno il Gottardo, dei caldi raggi di sole mi hanno illuminato il viso. Guardavo fuori dal finestrino ammirando i colori autunnali della vegetazione, improvvisamente ho visto un albero vicino ad una dolce casetta a schiera... Che strano, penso, chi si mette già a decorare gli alberi in giardino e per di più con delle bocce arancione fluorescente?! Ancora divertita da quella stranezza mi mi sono resa conto che di quei alberi decorati a festa ce n'erano a dozzine! Mi ci è voluto qualche istante per capire: quelli erano alberi di cachi! Il sole li illuminava al punto da far brillare i frutti in quel modo tanto suggestivo.


Appena arrivata a casa ho convinto mia madre e mia sorella ad accompagnarmi nella "caccia all'albero arancione fluorescente" ed eccolo qui trovato e fotografato per voi :D




Naturalmente non potevo farmi sfuggire l'occasione di trasformare questi frutti dolcissimi in una delizia per il palato, così ho preparato la marmellata di cachi e pere. 

Ricetta e Procedimento:
800g di cachi (sbucciati)
200g di pere (sbucciate)
1 kg zucchero gelatificante
succo di limone
stecca di vaniglia
cannella
Tagliare i cachi e le pere a cubetti e sminuzzarli con il mixer. Mettere il tutto in una pentola, aggiungere la stecca di vaniglia, il succo di limone e la cannella a piacere e cuocere per 5 minuti. Togliere la stecca di vaniglia. Dopodiché aggiungere lo zucchero gelatificante e far cuocere per ulteriori 4-5 minuti. Versare la marmellata direttamente nei vasetti, chiudere e capovolgere i vasetti. 

giovedì 11 novembre 2010

Focaccia al sale di fiordaliso




Raramente seguo una ricetta filo per segno solitamente mi riservo qualche cambiamento. Ecco come una ricetta tradizionalissima pugliese, viene cambiata, o stravolta a dipendenza dei punti di vista. Di solito le idee mi vengono di notte, in dormiveglia: penso a cosa potrei cucinare, penso agli ingredienti che ho in casa, penso a quel sale grosso ai petali di fiordaliso che da settimane si trova intatto nello scaffale delle spezie. Penso alle mattinate trascorse in Puglia e a quel profumo di focaccia della nonna. Improvvisamente apro gli occhi ed eccola lì la mia nuova ricetta: Focaccia al sale di fiordaliso.


Ricetta e Procedimento
500g di farina
1 bustina di lievito (per impasti)
1 C di sale
4 dl di acqua
1 pz di zucchero
olio d'oliva
origano
sale grosso ai petali di fiordaliso
(l'ho compreato in erboristeria)

Unire farina, lievito, sale e zucchero in un contenitore. Aggiungere gradualmente l'acqua e impastare. Aggiungere un filo d'olio d'oliva. L'impasto sarà molto appiccicoso, niente paura deve essere così. Mettere l'impasto in una teglia e lasciare lievitare per circa un'ora. Prima di mettere in forno cospargere con origano, sale grosso ai petali di fiordaliso e infine aggiungere un filo d'olio sulla superficie. Cuocere in forno per 25-30 min a 200 gradi (preriscaldare il forno). Una volta tirata fuori dal forno cospargere la focaccia nuovamente con il sale ai petali di fiordaliso.

martedì 9 novembre 2010

Bocce natalizie porta dolci




So benissimo che non siamo neanche a dicembre e che è ancora presto per ricette natalizie, alberelli e babbi natali, ma ho dovuto pubblicare questo post oggi per poter partecipare ad un concorso. Dunque tranquilli non mi sono fatta influenzare dal consumismo natalizio dei negozi (che già espongono materiale natalizio e si sono vestiti di tante adorabili lucine).

Dunque dunque a proposito del mio post di oggi...per presentarlo ho pensato di chiedere alla mia scrittrice preferita (mia sorella) di scrivere una storia che vi presentasse la creazione di oggi in un modo un po' speciale. E chissà forse vi farà venire voglia di prepararla anche voi!

Babbucce, accappatoio e caffè
Il rumore di uno spalaneve interrompe qualche strano sogno, del quale non ricordo nulla se non una profonda sensazione di sorpresa. Apro gli occhi e saluto quella luce che segna solo e soltanto le fredde mattine di un bianco dicembre. Tutti in casa dormono e come sempre sono la prima a svegliarmi. Raccolgo i miei capelli in una coda alta e m’infilo il vecchio accappatoio piumoso che ancora mi ostino a non buttare. Pronta per scendere le scale a chioccia in legno ed entrare in soggiorno mi accorgo dei miei piedi ghiacciati, torno in camera e li riscaldo con un paio di babbucce. Lo specchio mi accusa di vestire il prototipo dell’antidonna, ma a me non importa, oggi è la vigilia, fuori nevica ed io ho intenzione di assaporare a pieno quest’inverno.
Preparo la moca per un autentico caffè mentre osservo che, attraverso il vetro appannato, si riconoscono solo ancora poche luci nelle case accese da qualche esploratore del giorno, come me, o forse da qualche bambino colto dall’euforia dei regali. Istintivamente mi giro verso il nostro piccolo albero di natale con le sue decorazioni fatte a mano e non propriamente così belle come ci si aspetterebbe. Cartoncini colorati, immagini ritagliate dai giornali e nastrini impregnati da strass danno l’idea di un albero di natale messo insieme da un eclettico artista hippie, invece che dalle piccole manine di due bimbi. Improvvisamente però percepisco qualcosa di diverso, con la mia tazza di caffè caldo in mano cambio prospettiva e mi avvicino all’albero patchwork. Osservo attentamente e mi accorgo che appesa ad un ramo si mostra elegante una tonda boccia di natale color blu notte. La prendo tra le mani, realizzo il suo peso e vi leggo il mio nome in agili lettere corsive. Al suo interno scopro piccoli biscotti dalle forme morbide e dal profumo vanigliato.
Seduta al tavolo della cucina, la vigilia di natale, quando ancora tutti dormono, non mi faccio domande su chi possa essere l’autore di una tanto tenera sorpresa. I “perché” li lascio fuori tra i cumuli di neve. Trattengo qui con me le babbucce, l’accappatoio invecchiato, la tazza di caffè e questa boccia blu ricolma di tanti piccoli dolci, di tanti piccoli “grazie”. (Autrice: Lola di FunkFunk)

Materiale e Procedimento per boccia di natale
boccia di natale in plastica e apribile
nastro sottile e biadesivo
brillantini in diversi colori
nastri
carta velina colorata

Applicare sulla boccia il nastro biadesivo nei punti in cui vogliamo applicare i brillantini. In un piattino di plastica versare i brillantini formando un mucchietto. Togliere la pellicola superiore del nastro biadesivo e passare la superficie adesiva sul mucchietto di brillantini, questi si attaccheranno creando un bell'effetto sulla boccia. 
Dopodiché mettere all'interno della boccia della carta velina colorata e poi riempire con biscotti oppure con delle mandorle caramellate.

Ricetta e Procedimento "Nuvole al burro"
170g burro
220g farina
30g maizena 
2 uova
120g zucchero
1 bustina di zucchero vanigliato
zucchero a velo

Passare la farina e la maizena al setaccio. Aggiungere tutti gli ingredienti e poi frullare con uno sbattitore elettrico, prima lentamente poi due minuti a massima velocità. Aiutarsi con due cucchiaini, formare delle piccole nuvole mettendole sulla teglia da forno. Cuocere a 170 gradi a forno preriscaldato per 10-12 minuti. Appena fuori dal forno spolverare i biscottini con zucchero a velo e lasciare raffreddare.



Variazione segnaposto con mandorle caramellate:


Ricetta e Procedimento "Mandorle Caramellate"

200g mandorle
170g di zucchero
mezzo bicchiere d'acqua
cannella a piacere


Mettere le mandorle lo zucchero e l'acqua in una pentola antiaderente. Accendere il fuoco al massimo e rimestare regolarmente con un mestolo di legno. L'acqua evaporerà lentamente e lo zucchero comincerà a caramellare, verso fine cottura (quando non ci sarà quasi più acqua) abbassare il fuoco.  Quando lo zucchero si sarà attaccato alle mandorle allora togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.



Questo è il contest a cui partecipo :D
pensierini

sabato 6 novembre 2010

La Treccia


Siccome "il buongiorno si vede dal mattino" stamattina mi sono svegliata prestissimo! Luca a letto mi ha guardata alzarmi e per poco non pensava che stesse nevicando. Ancora assonnata mi sono messa davanti al PC, il mio programma: prima finisci di scrivere il testo sull' importanza dell'esperienza nella ricerca scientifica e poi vai in cucina, prendi la profumatissima treccia che hai preparato ieri sera e fai qualche foto. 
Questa volta ce l'ho fatta, ho resistito alla tentazione di fotografare prima di studiare. Prima il dovere e poi il piacere, no?  :)

La treccia è una tradizione del sabato o della domenica mattina in svizzera interna. Basta andare a fare la spesa di sabato per accorgersene. Viene fatta la treccia al metro! Per non parlare di quel profumo che per un istante ti fa pensare che il mondo sia rosa e fiori. Di solito il tempo per preparare una treccia manca così io e Luca finiamo sempre per comprarla. Ieri invece il tempo c'era ed ecco il risultato. La marmellata è di zucca e arance, non tarderò a postare anche questa ricetta. 

Ricetta e Procedimento
500g di farina bianca o farina per treccia
1 C di sale
1 pz zucchero
20g di lievito
50g di burro
2,5 dl di latte
1 uovo sbattuto

Fare sciogliere il lievito in acqua tiepida con pz di zucchero. Fare sciogliere il burro e unirlo al latte. Aggiungere il sale alla farina, poi man mano aggiungere latte e lievito. Impastare fino a che la pasta sia uniforme. Lasciare lievitare, quando l'impasto è diventato il doppio dividere in due parti uguali. Formare con ognuna delle due parti dei serpentelli lunghi almeno 40 cm. Dopodiché posizionarli uno sopra l'altro formando una croce. Incrociare le estremità del serpente inferiore poi l'estremità di quello superiore, continuare così finché le due metà non saranno intrecciate completamente. Sbattere un uovo e spennellare la treccia. Lasciare riposare per 10 minuti. Cuocere per 40-45 minuti a 200 gradi (preriscaldare il forno). 



venerdì 5 novembre 2010

Dolcetti alla Lavanda



Per me è stato amore a prima vista. Era una mattinata come tante, libri e articoli mi richiamavano al mio dovere di studente. Ma io, come spesso accade in questi casi, ribellatami a quel richiamo mi accingevo a gironzolare per blog. Ad un tratto il mio sguardo veloce si sofferma su degli allegri bocconcini: dolcetti al cioccolato e lavanda. In quel momento ho deciso che dovevo provarla quella ricetta. Inutile i rimproveri e le sgridate dei miei libri, io ormai mi trovavo a già in cucina troppo lontana per poterli sentire. 
Il blog da cui ho preso questa ricetta è sotto tutti gli aspetti il mio preferito, date un occhiata e capirete perché (semplicementepeperosa)


Ricetta e Procedimento
(per circa 20 dolcetti)

180g di cioccolato
80g di burro
80g di farina
150g di sciroppo di lavanda
2 uova

Fare sciogliere la cioccolata e il burro a bagnomaria. Aggiungere lo sciroppo di lavanda ed amalgamare bene. Aggiungere le uova e la farina passata a setaccio. Mettere in apposite formine e cuocere in forno a 170 gradi per 10-12 minuti. 


martedì 2 novembre 2010

Spaghetti di riso e pollo al curry


Di tanto in tanto mi piace cucinare qualcosa di diverso, così dopo alcuni tentativi (anche falliti) è nata questa ricetta. È molto semplice, ma regala quei sapori orientali capaci di rompere la solita routine di una giornata di lavoro. Di solito basta poco per cambiare: invece di mangiare al tavolo seduti su una sedia apparecchiamo sul nostro mini tavolino, al posto delle forchette è d'obbligo l'uso delle bacchette, una candela al centro del tavolo e il successo è assicurato!